La produzione da Brancaia

Le tecniche che garantiscono il nostro impegno per la massima qualità dei nostri vini.

La base per un vino eccellente è posta in vigna. La natura è un fattore essenziale che non possiamo influenzare. Il nostro ruolo è comprenderla, rispettarla e rispondere ad essa nel modo più riflessivo ed efficace possibile.

Barbara Widmer vive in azienda, nel mezzo delle vigne, e conduce regolarmente diversi tour settimanali in vigna insieme agli agronomi Alessandro di Tardo e Marco Marchi. Insieme, monitorano attentamente i vigneti per garantire che tutte le attività siano perfettamente allineate con le esigenze del ciclo annuale.

Ogni singolo appezzamento di vigneto viene raccolto a mano. I grappoli raccolti vengono subito trasportati in cantina per la lavorazione. Le uve della Maremma vengono lavorate nella nostra moderna cantina a Grosseto, mentre le uve del Chianti (sia di Castellina che di Radda) vengono lavorate nella nostra cantina a Radda in Chianti.

Grazie alla raccolta manuale e alla successiva prima cernita delle migliori uve sul tavolo di selezione, possiamo garantire una qualità dell’uva di altissimo livello fin dall’inizio.

Grazie alla suddivisione delle nostre cantine su più piani, possiamo sfruttare la gravità e ridurre al minimo l’uso delle pompe.

La fermentazione avviene in vasche di acciaio inox a temperatura controllata. Grazie alla loro forma conica, la superficie di contatto tra la vinaccia e il mosto è significativamente maggiore, mentre quella tra l’aria e la vinaccia è ridotta.

Il tradizionale rimontaggio della vinaccia è stato sostituito da una moderna follatura, così da eliminare anche in questa fase l’uso delle pompe.

Dopo la fermentazione, i vini di Brancaia possono maturare tra i 12 e i 20 mesi in piccole botti di legno, oppure in vasche di cemento o acciaio, a seconda della qualità e del tipo di vino.

Oltre alle classiche Barrique (225 litri), vengono utilizzati anche Tonneaux da 500 litri, particolarmente adatti per il Sangiovese.

Nelle vasche di cemento i vini possono “respirare” e sviluppare una struttura tannica più fine, rendendo questi contenitori particolarmente interessanti per i vini più freschi e giovani.

Lasciamo vinificare e maturare le singole varietà di uva separatamente. L’assemblaggio avviene poco prima dell’imbottigliamento. In questo modo possiamo rendere perfettamente giustizia alle peculiarità di ogni singola parcella ed esprimere in modo ottimale il loro carattere.

Le decisioni più importanti in questo processo sono prese da Barbara Widmer insieme a Fabrizio Benedetti e Amar Amarouche, i due cantinieri di Brancaia. Il team è affiancato dall’enologo consulente Carlo Ferrini, che vanta un’esperienza pluridecennale.

L’imbottigliamento avviene nel centro logistico di Colle di Val d’Elsa, dove l’uso di moderni macchinari ci aiuta a imbottigliare il prodotto in condizioni ottimali.

Dopo l’imbottigliamento, i vini Brancaia possono restare ulteriormente in magazzino, a seconda del prodotto, prima di essere immessi sul mercato.

In questo modo garantiamo che i nostri vini presentino fin da subito una piacevole maturità di beva.

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